E-commerce tra dispositivi mobili e PC tradizionali

ecommerceHo letto un articolo recente riferito al secondo trimestre del 2014 che riportava dati interessanti (e per alcuni versi allarmanti) sul tasso di conversione (rapporto acquisti/visite) diviso per dispositivo utilizzato nella navigazione sul sito di e-commerce.

Sembrava che i dispositivi mobili avessero superato i dispositivi tradizionali (personal computer e notebook).
Letto così mi è sembrato semplicistico, mi mancavano troppi dati per fare una valutazione credibile e, se fosse stato vero, dovremmo lavorare su siti responsive chiedendo al cliente “vuoi che si veda bene anche sul desktop?”, le analisi delle visite, il tracking, le campagne a pagamento sarebbero inutili e superate.
Decido di andare alla fonte della notizia e scopro un rapporto più aggiornato e quindi analizzo questi dati.
Scopro che il 64,58% delle visite a siti di e-commerce viene fatta con computer “tradizionali”, il 15,79% da tablet e il 18,91% da smartphone.

Ovviamente le visite non mi dicono nulla e quindi vediamo il tasso di conversione, il dispositivo tradizionale rappresenta ancora il più performante con il 3,41% contro il 2,86% del tablet e lo 0,92 dello smartphone.

Se abbandoniamo per un attimo il marketing, il web, l’e-commerce e torniamo alla matematica … ci accorgiamo che il 3,41% sul 64,58% è molto più alto come valore del 2,86% sul 15,79% e dello 0,92 sul 18,91%.

C’è un altro parametro importante che non posso tralasciare nella mia analisi (e che non trovo nell’analisi in italiano di un blog di riferimento del settore), il valore medio per acquisto.

Ebbene ecco i valori : USD 126,26 da dispositivi tradizionali, USD 94,80 da tablet e USD 112,37 da smartphone.

Certamente i dispositivi mobili e le APP rappresentano strumenti importanti nello sviluppo commerciale del web ed ignorarli è certamente un errore, dobbiamo essere però attenti a non interpretare troppo liberamente i dati altrimenti le conclusioni possono essere davvero distanti dalla realtà.

Internet, a differenza di tutti gli altri media, ci consente di misurare ogni nostra attività e questo ci permette di fare le scelte non solo in relazione ai trend segnalati dai vari consulenti ed esperti ma di scegliere anche in funzione dei dati reali delle nostre campagne.

fonte : http://www.monetate.com/resources

Roberto Bertoli – Marketing & Comunicazione su Web

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