GPS e PRIVACY

gps e privacyIl sistema GPS in molti casi rappresenta una soluzione reale a esigenze organizzative e di sicurezza in diversi settori economici.
Per utilizzare questo sistema non è però sufficiente “attrezzarsi” ma è indispensabile farlo nel modo formalmente corretto per non andare incontro a sanzioni decisamente onerose.

L’utilizzo del GPS sul posto di lavoro (inteso anche come automobile, camion, furgone ecc…) presenta delle problematiche legate ai diritti dei lavoratori.

L’articolo 4 della Legge 20 maggio 1970 n. 300 vieta “l’uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori.”

Questi dispositivi “possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna.

In difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l’Ispettorato del lavoro, dettando, ove occorra, le modalità per l’uso di tali impianti.”.

Ci sono regole formali da rispettare, se un veicolo è sottoposto a geolocalizzazione è possibile applicare un adesivo ai vetri della vettura, l’informativa fatta ai lavoratori deve includere questo aspetto e diventa necessaria la notifica al Garante.

Le finalità dell’adozione di un sistema di geolocalizzazione e le modalità di accesso a questi dati devono essere spiegate in maniera molto dettagliata, anche nel caso in cui possa esserci condivisione di opinioni per l’utilizzo di questo sistema tra datore di lavoro e dipendenti, se la richiesta di autorizzazione viene posta nel modo sbagliato, la risposta potrebbe essere negativa in quanto sono molte le sfumature da considerare nel trattamento di questa tipologia di dati.

E’ importante non sottovalutare le numerose problematiche che un sistema di questo tipo può comportare al datore di lavoro e, purtroppo, non sempre chi installa questi sistemi è informato (oppure non informa) sugli adempimenti a carico del proprio cliente.

In ogni caso il Consulente Privacy, il Titolare dei dati o il Responsabile Privacy deve essere informato (ed aggiornato) sui passi da fare per non incorrere in sanzioni.

Roberto Bertoli – Consulenza Privacy

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