Facebook & Privacy

facebook e privacyPer uno studente di informatica riuscire a fare uno stage presso Facebook credo che possa essere già un traguardo, scoprire una falla in un’applicazione del social più utilizzato al mondo è indubbiamente un sogno !

Aran Khanna ha denuciato nel suo blog un errore in Messenger che poteva permettere ad un utente di scoprire la posizione degli utenti con cui stava chattando.

Chi si occupa di programmazione sa bene che gli “errori” sono scontati, per questo vengono rilasciate diverse versioni prima della definitiva… e ancora si verificano errori.

La notizia non è l’errore ma la conoscenza dello stesso da parte degli sviluppatori di facebook da circa tre anni. Ad Aran Khanna è stato revocato lo stage perché avendo pubblicato la notizia sul suo blog, ha tenuto un comportamento non adeguato agli “elevati standard etici” della società.

Le domande che mi pongo sono :

DOMANDA 1 : è meno etico pubblicare su un blog  un errore di un software mettendo a repentaglio la privacy di milioni di persone oppure aspettare per tre anni che qualcuno pubblichi la notizia prima di riparare ad un errore noto ?

DOMANDA 2 : è stato corretto, da parte di facebook, revocare lo stage ad Aran Khanna oppure sarebbe stato opportuno offrirgli subito un posto di lavoro e licenziare chi avrebbe dovuto – da tempo – risolvere il problema ?

Facebook è una società quotata in borsa, il social network più utilizzato al mondo, non può permettersi scivoloni di questo tipo.

Generalmente un’errore di queste dimensioni comporta un danno di Reputazione in quanto queste notizie diventano virali e danno materiale a chi sostiene che siano troppi i dati personali in mano ai social network.

Nel caso di Facebook al danno di immagine si aggiunge il danno economico e le possibili sanzioni derivanti da una scorretta gestione dei dati personali.

Il problema della Privacy non è legato ai Social Network ma alla velocità con la quale i dati vengono condivisi su web, presenti in tutto il mondo e visibili in tutto il mondo.

Ognuno di noi deve lavorare per gestire al meglio i dati personali che gli vengono affidati e pretendere una corretta gestione dei propri dati da parte dei terzi che ce li chiedono, soltanto attraverso la conoscenza possiamo superare il problema Privacy.

Il Regolamento Europeo per la Privacy alzerà il limite delle sanzioni da 1 milione al 2% del fatturato, in questo modo si vuole punire la grande azienda in maniera adeguata.

Per completare la notizia, Aran Khanna non si è limitato a pubblicare il problema, ha creato un’estensione per Chrome per trovare gli amici con i quali si sta chattando… (vedi articolo) comunque sia andata sono certo che questa avventura la scriverà sul suo curriculum e certamente riuscirà a trovare lavoro più facilmente di quanto si fosse aspettato qualche mese fa

 

Roberto Bertoli – Consulenza Privacy 

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